I cibi piccanti fanno bene, quando non si esagera nel consumo. Questo è un fatto ormai noto alle persone. Grazie a questi alimenti è possibile migliorare la qualità della vita, contrastando una grande serie di malesseri.
Pensate che il pepe viene considerato un alimento dalle molteplici proprietà, come per esempio quelle di stimolare la diuresi, aiutare a smaltire i chili di troppo, curare le infezioni e anche i disturbi gastrointestinali.
I grani di pepe poi, sono disponibili in una lunga serie di varietà. C’è il pepe verde, quello nero, quello bainco, quello rosa… tutti quanti possiedono la piperina, un principio attivo che da la piccantezza. Dal punto di vista gastrico è stimolante. La cosa importante è consumarlo in dosi moderate e non esagerare.
Ma il vero protagonista quando si parla di cibi piccanti è il peperoncino, usatissimo anche nella Cucina Green. Il peperoncino nasce dalle piante capsicum ed è ampiamente coltivato in tutto il mondo. Le prime coltivazioni nacquero in Sudamerica oltre 6000 anni fa, proprio con lo scopo di portarlo in cucina e insaporire i piatti. La sua piccantezza deriva dall’alcaloide capsaicina che, se consumata in eccesso, può anche provocare infiammazioni invece di combatterle. Il segreto per ottenere benefici dal peperoncino è appunto quello di farne un uso moderato.
Il peperoncino stimola la circolazione sanguigna ed è un importante vasodilatatore. E’ anti-infiammatorio e previene le patologie cardiovascolari. Alcuni studi evidenziano anche la sua capacità di prevenire alcuni tipi di cancro, soprattutto quello allo stomaco e alla prostata. Famose anche le sue virtù afrodisiache.
I cibi piccanti in definitiva donano sollievo al dolore e aiutano la coagulazione del sangue grazie all’azione cicatrizzante. Infine, prevengono le malattie del raffreddamento e rendono più forte il sistema immunitario.
Non è importante rendere i cibi molto piccanti. Basta poco peperoncino per ottenere straordinari effetti. Il nostro consiglio è, in caso di problemi di salute, gravidanza e allattamento, di parlarne con il medico per conoscere le quantità adatte.