Domenica 4 marzo 2018 si terranno le elezioni politiche per il rinnovo della camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, regolamentate per la prima volta dal Rosatellum bis, ovvero la nuova legge elettorale italiana approvata nel 2017, che va a sostituire il Consultellum e l’Italicum del 2015, tra l’altro mai utilizzate durante una consultazione elettorale. È prevista l’apertura dei seggi dalle ore 7:00 alle ore 23:00 e i risultati delle elezioni dovrebbero essere comunicati entro le 5:00 di mattina del 5 marzo.

Elezioni 2018: modalità di voto

Per le elezioni politiche del 2018 sarà prevista la medesima scheda elettorale sia per la Camera dei Deputati che per il Senato della Repubblica. Essa conterrà anche il nome dei candidati nel collegio uninominale in cui ricade il territorio dell’elettore e i contrassegni delle liste collegate, ciascuno provvisto dell’elenco dei relativi candidati, per il collegio plurinominale.

Sono previste 3 modalità di voto valide:

  • tracciando un segno sul simbolo della lista: così facendo il voto si estenderà al candidato nel collegio uninominale sostenuto da quella determinata lista;
  • tracciando un simbolo sul nome del candidato uninominale: in questo modo il voto sarà valido per il candidato del collegio e si estenderà alla lista che lo sostiene;
  • tracciando un segno sul simbolo di una lista e sul nominativo del candidato del collegio uninominale: così facendo il voto sarà valido per il candidato nel collegio e si estenderà anche alla lista.

Possono votare, per il rinnovo della Camera dei Deputati, gli elettori che hanno compiuto la maggiore età (i 18 anni), mentre per il Senato della Repubblica, gli elettori che hanno raggiunto i 25 anni di età.

Le schede sono munite di “tagliando antifrode”, ovvero di un’appendice cartacea caratterizzata da un codice alfanumerico, che è verificato dai componenti del seggio al momento dell’inserimento della scheda nell’una. Prima di tale operazione, l’appendice viene eliminata.

Elezioni 2018: documenti necessari

Per poter votare, l’elettore deve presentarsi al seggio munito di:

  • tessera elettorale, che attesta l’iscrizione del cittadino nelle liste elettorali del proprio comune di residenza;
  • un documento di riconoscimento emesso da una pubblica amministrazione, in corso di validità e provvisto di foto, in modo da garantire l’identificazione del votante.z

Scheda elettorale: cosa fare in caso di smarrimento, furto, trasferimento o deterioramento

La tessera elettorale è un documento che viene consegnato al cittadino al raggiungimento della maggiore età. Esso deve essere utilizzato ogni qual volta ci si reca a votare e deve essere rinnovato una volta terminati i 18 spazi da vidimare. In caso di smarrimento o di furto, è necessario fare denuncia ai carabinieri o alla polizia. Una volta in possesso della denuncia di smarrimento, occorre recarsi in Comune per richiederne un duplicato. Previo rilascio, è fondamentale compilare un’autocertificazione o dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.

In caso di cambiamento di residenza, invece, è il Comune che si annovera il compito di inviare la tessera rinnovata presso il nuovo indirizzo, dopo aver provveduto al ritiro della vecchia. Nel caso in cui non arrivi, è possibile richiederla all’ufficio elettorale, esibendo una tessera di riconoscimento. Se, invece, si cambia abitazione, ma non Comune di residenza, è sufficiente applicare un tagliando alla tessera già in possesso. Qualora la scheda elettorale si deteriori, o siano esauriti gli spazi per il timbro, è possibile procedere con un duplicato, senza necessità di fare denuncia, purché esso sia allegato alla precedente tessera.