Molti dei medicinali comunemente commercializzati in farmacia sono a base di cortisone: di cosa si tratta? quali patologie cura? e come dovrebbe essere assunto per garantirsi la massima efficacia? Prima di rispondere a domande come queste, e considerato il fatto che come si accennava è un farmaco molto utilizzato e per molti scopi diversi, vale la pena provare a capire cos’è il cortisone. Indipendentemente dalla forma in cui viene acquistato in farmacia e dai tanti e diversi nomi con cui le varie case farmaceutiche lo mettono in commercio, il cortisone è – semplificando all’osso – un ormone che può essere utilizzato per inibire i meccanismi immunitari.È facile rendersi conto già così allora come un farmaco di questo tipo possa avere molte applicazioni, anche molto diverse tra di loro, ma anche di come, se non assunto nella maniera corretta, possa risultare anche molto pericoloso per l’individuo.

Quando e come si usano i farmaci a base di cortisone

Prima di cominciare una cura a base di cortisone, insomma, si dovrebbe sempre richiedere il parere medico e la stessa posologia andrebbe concordata accuratamente con del personale addetto (il medico curante o uno specialista). Fatte queste dovute premesse, potrebbe essere utile sapere che i farmaci cortisonici possono aiutare nel caso di

  • asma e disturbi respiratori, anche di natura allergica;
  • reazioni allergiche;
  • malattie autoimmuni;
  • epatiti autoimmunitarie;
  • infiammazioni intestinali;
  • artrite di origine reumatoide;
  • malattie della pelle come la psoriasi;
  • cancro e leucemia;
  • shock settico o cardiaco;
  • trapianto d’organi, per prevenire ed evitare il rigetto.

Non tutte le formule disponibili in farmacia, ovviamente, hanno la stessa funzionalità e sono indicate per ogni tipo di disturbo o patologia che si sta provando a curare. Più nello specifico – e fermo restando che una cura a base di cortisone va concordata nei minimi dettagli con il medico di riferimento – l’assunzione orale, cioè tramite compresse o sciroppi, si rivela più utile per esempio nel caso di infiammazioni e dolore, mentre l’assunzione per via topica, sotto forma di creme, è indicata soprattutto nel caso di reazioni allergiche o altri disturbi che si manifestano a livello cutaneo. Sono disponibili, però, anche delle formule in spray (il comune spruzzino contro l’asma) molto indicate quando si tratta di agire sul sistema respiratorio o ancora per le reazioni allergiche. Due soluzioni d’emergenza possono essere particolarmente utili, poi, anche se in contesti diversi: l’assunzione di cortisone per via endovenosa è raccomandata nel caso in cui si dovessero manifestare, per esempio, reazioni allergiche improvvise, mentre esistono persino farmaci a base di cortisone pensati ad hoc per essere assunti sotto forma di aerosol da parte dei bambi, limitando tra l’altro gli effetti collaterali. Se il cortisone in sé può avere, infatti, delle controindicazioni importanti, ci sono metodi che possono rivelarsi meno sicuri di altri: l’assunzione orale, per esempio, è di certo più rischiosa (sia in termini di probabilità, che in termini di gravità dei possibili effetti collaterali) di quanto non risulti quella per via topica. Attenersi scrupolosamente alle indicazioni terapeutiche è l’unico modo per scongiurare danni da cortisone.